Katarina Penava è una giovane donna che vive nella città natale di Minatti, Slovenske Konjice. Fin dall'infanzia ha capito che la sua vocazione è aiutare chi non può chiedere aiuto da solo. Ha sempre sentito il dolore dei gattini abbandonati e senza casa che vivono per strada - non visti, non ascoltati, abbandonati a un destino crudele. Il suo cuore non conosceva indifferenza. Ogni volta che trovava un gatto spaventato e abbandonato, lo accoglieva, lo abbracciava e gli prometteva che sarebbe stato al sicuro.
Ma poi è arrivata lei. Un'ombra piccola e magra, che tremava per il freddo davanti al suo isolato. I suoi occhi erano annebbiati, pieni di dolore e di impotente accettazione della crudeltà del mondo. Catherine si inginocchiò, la prese delicatamente tra le braccia e sentì il suo cuore battere debolmente. "Non preoccuparti, ora sei al sicuro", le sussurrò. La chiamò Sia.
Il calore di casa, una morbida coperta, tocchi gentili: tutto ciò che Sia aveva mancato fino a quel momento, Katarina glielo diede senza pensarci due volte. La vide trasformarsi da un'ombra spaventata in una creatura vivace e giocosa. Ma la felicità non durò a lungo. Un giorno Sia divenne diversa. Non correva più verso la ciotola, non giocava più con gli altri gattini, il suo corpo era sempre più debole. Catherine sentì quella terribile sensazione nel petto: qualcosa non andava.
La diagnosi del veterinario la colpì come un colpo. Il trattamento era costoso, le possibilità scarse. Katarina fissò il piccolo grumo stretto tra le braccia e sapeva una cosa: non si sarebbe arresa. Non avrebbe permesso che Sia diventasse un'altra storia invisibile, un'altra anima persa.
Era disperata, ma la determinazione ardeva dentro di lei. Si rivolse a tutti quelli che conosceva. Scrisse, chiamò, supplicò. E poi è successo qualcosa di magico: le persone si sono riunite. Gli artigiani locali di Konjic hanno donato oggetti da mettere all'asta, gli sconosciuti hanno contribuito con denaro e le calorose parole di sostegno le hanno dato la forza di andare avanti. Ben presto sono stati raccolti fondi sufficienti per consentire a Sia di ricevere le cure.
I giorni di incertezza, le notti insonni, le preghiere e la speranza hanno dato i loro frutti. Sia ha superato la sua malattia. I suoi occhi sono tornati a brillare, le sue zampe sono tornate a scorrere, la sua dolcezza ha raccontato a Katarina ogni sera una storia di trionfo, di amore che vince tutto.
Ma non è finita lì. Catherine sapeva che Sia era solo una delle tante. Dalla sua lotta è nato qualcosa di più grande: la Sia Kitten Aid Society, che oggi dà voce a chi non ce l'ha, salva anime animali invisibili e senza colpa e ridà speranza a chi l'ha persa.
Contributo di Zala Krupljan, 3. 2. 2025